La più grande, la più dura. Praticamente Jeroboam
Trecento chilometri che hanno fatto selezione: la seconda edizione della Jeroboam si è chiusa con numeri in netta crescita e con la sensazione che siano sempre di più i ciclisti alla ricerca non di performance, ma di esperienze.
La formula era semplice: 3 distance, 300, 150 e 75 chilometri e due giorni di festival, con musica e sapori del territorio.
Regina dell’evento la Jeroboam 300, una gravel che ha richiamato top rider da tutta Europa, dal Canada e persino dalle Filippine.
Dei 120 ciclisti alla partenza della 300, poco più della metà ha concluso il percorso, caratterizzato da salite dure e da terreno tecnico.
Grande soddisfazione sia per chi ha cercato la velocità – poco più di 20 ore per il trio Mantegazza, Varanini e Sartori – sia per chi ha invece scelto di fermarsi a dormire e mangiare, anche conoscendo l’ospitalità degli abitanti, poco abituati a veder passare ciclisti nel cuore della notte.
Anche la 75km, tra le colline della Franciacorta, ha ottenuto il plauso dei partecipanti.
Circa 70 i partecipanti alla 150, su strada, la domenica: il tracciato era costruito per valorizzare le più belle strade secondarie della Franciacorta e delle valli bresciane.
Jeroboam Bike Festival, supportato da 3T e da altri importanti brand del settore, come Fizik, Pedaled, Kask, Koo, Miss Grape e Chimpanzee Bars, conferma così la sua vocazione a diventare uno degli eventi europei di riferimento per il mondo gravel
Leave a Reply