Nettare dell’estate, il nuovo album di Giorgio Gobbo, nato nei boschi
Dicono che la musica è li per parlare di ciò che non si può spiegare con le parole. Dicono che la musica non sia del tutto umana. E in effetti è così. La musica va oltre. Oltre l’immaginario, oltre il comprensibile, oltre il pensiero. E’ qualcosa che risiede nel cuore. Il cuore quello che ci fa brillare gli occhi, quello che ci porta a fare delle scelte invece di altre. Il cuore quello che ci dice di rischiare perché si, rischiare a volte fa male, ma il dolore è solo un mezzo per liberarci di qualcosa, e lasciare alla luce la possibilità di entrare.
Giorgio Gobbo, co-fondatore e voce della storica band veneta Piccola Bottega Baltazar. uno dei nomi di spicco della musica folk italiana ,è questa scelta, è questo cuore ed è questa luce.
L’amore per le montagne e per la natura l’hanno condotto su una strada più solitaria, che oggi diventa realtà con un album che parla di cime, di stagioni e di sentimenti profondi, come quello dell’amore e della paternità.
I testi sono semplici, suggestivi, ricchi di emozioni. I suoni sono quelli raffinati conosciuti con la Piccola Bottega Baltazar, ma più essenziali, come quelli di un concerto in un rifugio.
Un progetto molto particolare e sincero, che nascendo dal contatto con la montagna e la natura, alla natura e alla montagna deve tornare. E’ così che nasce il “pellegrinaggio musicale” che toccherà diverse tappe quasi a sorpresa in luoghi ameni del Veneto, dove la musica e la voce si mescoleranno al rumore del vento e dei boschi.
Un omaggio che assume un valore speciale quest’anno, dopo il disastroso evento che ha colpito i boschi delle Dolomiti e delle Prealpi.